Radio – WorldDAB Automotive 2022. In UE DAB tutelato: piuttosto è FM ad essere a rischio

Ad ogni modo futuro automotive sono Apple e Google

WorldDAB Automotive 2022. Martin Koch (Volkswagen): Volvo ha dichiarato che attende con impazienza il giorno in cui potrà liberarsi della funzionalità radio nei propri veicoli, puntando al 100% sull’IP. Ma in Europa il DAB è al sicuro grazie a vincoli normativo, al contrario della FM. In passato (2015) non avevamo alcun servizio online in auto. Oggi (2020) siamo in piena transizione, con alcuni servizi online globali. Grazie all’adozione di Android Automotive come sistema operativo per le auto (2025) c’e’ l’opportunità per le terze parti di fornire le proprie app. Android Automotive ucciderà la radio? Se operiamo bene, forse no.

Il 22 giugno ha avuto luogo a Londra il WorldDAB Automotive 2022, evento in cui gli esperti mondiali di DAB e del settore automotive si uniscono per gettare uno sguardo al futuro dell’intrattenimento in mobilità. In questo articolo vogliamo proporre alcune osservazioni su quanto affermato dal presidente di WorldDAB, Patrick Hannon, da David McClure di SBD Automotive, ma, soprattutto, sul – per certi versi sorprendente – intervento di Martin Koch.

Patrick Hannon: DAB oltre la FM…

La prima slide interessante riguarda il mercato inglese, dove l’ascolto DAB ha eguagliato quello FM. Nella presentazione, Hannon ha affermato che nel Regno Unito l’ascolto digitale ha “per la prima volta superato” quello analogico nella misura dell’ uno % (47% rispetto al 46%).

… o forse in parità

Non avendo trovato nelle schede descrittive di RAJAR un riferimento chiaro all’intervallo di confidenza di questa particolare ricerca ci sentiamo pero’ di affermare che i due tipi di ascolto sono sostanzialmente uguali (ll’1% è quasi certamente compreso nel margine di errore).

DAB oltre l’europa

Interessante l’immagine in cui si mostra un primo inizio di espansione del DAB al di fuori dell’Europa. Possiamo vedere che sono in atto sperimentazioni in Africa e in Asia (ma anche che sono assenti mercati essenziali quali quello russo e soprattutto cinese).

Molti trials e niente Cina

Ipotizzando che “on the move” (vedere la slide) significhi il passo successivo ai trials dovremmo vedere il DAB presto concretamente presente in… Tunisia e Kuwait.

I grandi costruttori

Ed eccoci a un dato a nostro avviso preoccupante. Come possiamo vedere in questa presentazione, ma la cosa si ripeterà in tutte le successive, i dati sembrano essere stati scelti dallo staff del presidente Biden: un totale “denial mode” rispetto all’attuale leader nella capitalizzazione borsistica del settore auto, la Tesla.

Tesla?

Considerando che la società creata da Musk ha una leadership reale nell’elettrico e in aree chiave come quello delle batterie e della guida autonoma, scegliere d’ignorarla (come fa appunto il presidente Biden) ci pare totalmente irrazionale. Ma Tesla, appunto, del WorldDAB non fa parte.

“Slightly disappointed”

L’espressione slightly disappointed si traduce in italiano con “leggermente deluso”. È in questo modo che al minuto 11:25 della presentazione il presidente di WorldDAB – riconoscendo la persistente difficoltà nella copertura delle reti stradali – ha descritto lo stato d’animo degli ascoltatori quando, incontrando un gap nella ricezione, la stazione prescelta diviene muta.

Singhiozzo

Come sappiamo c’e’ chi ritiene questo funzionamento a singhiozzo inaccettabile, ma evidentemente le statistiche parlano solo di un leggero fastidio: meglio per tutti.

David McClure

Anche McClure è in denial mode rispetto a Tesla: al minuto 17:19, parlando dell’elettrificazione del settore auto ha citato come early adopter… la Volvo. Ascoltare per credere.

Chi possiede il cruscotto?

In ogni caso, di tutte le affermazioni di MClure quella che ci è sembrata più importante riguarda il recente concept di Apple. Si tratta di un cruscotto completamente gestito da iOS, incluse le parti più classicamente automobilistiche quali la rilevazione della velocità e l’impostazione della climatizzazione.

Chi è l’interlocutore?

È chiaro che se le piattaforme mobili – iOS e Android – sono il cuore delle nuove vetture, allora l’interlocutore principale per il settore radio non sono più i grandi costruttori, ma le grandi piattaforme.

Segnale

E vista la mancanza di app DAB (o anche FM) aggiornate sulle attuali piattaforme mobili questo non è probabilmente un buon segnale.

Martin Koch

Ed eccoci a Martin Koch, Head of Platform Steering Infotainment at Volkswagen CARIAD, chiamato a portare il punto di vista dei produttori automobilistici (definiti OEMs).

IP-Only Volvo

Il primo punto discusso è una specie di bomba: Martin ha raccontato come durante i “Radiodays Europe 2022” Volvo ha affermato di attendere con impazienza in giorno in cui potrà liberarsi della funzionalità radio nei propri veicoli, puntando al 100% sull‘IP.

Kleine Produzenten

“Naturalmente le piccole società quali Volvo cercano di ottimizzare i propri costi riducendo la complessità dei propri prodotti“, ha spiegato il relatore, tranquillizzando i presenti.

DAB al sicuro, FM in pericolo

Certamente – ha continuato – in Europa il DAB è al sicuro grazie a vincoli normativo, ma altrettanto non è per la FM. Peraltro, nel resto del mondo neppure il DAB è veramente richiesto.

Radio-Less?

Veniamo alla immagine più sorprendente presentata da Koch. Val la pena trascrivere le sue parole esatte: “In passato (2015) non avevamo alcun servizio online in auto. Oggi (2020) siamo in piena transizione, con alcuni servizi online globali. Grazie all’adozione di Android Automotive come sistema operativo per le auto (2025) c’e’ l’opportunità per le terze parti di fornire le proprie app”.

The Buggles, 1

“Quindi le grandi piattaforme stanno uccidendo le star radiofoniche? Al momento…un po’. Ma questa è una grande opportunità per i piccoli provider: essere presenti al pari dei grandi”. Confessiamo di non aver capito.

2025, niente radio

Riproponiamo qui la parte di slide relativa al 2025 perché tutt’ora non ci crediamo: uno dei membri di WorldDAB che ci mostra un futuro senza il logo DAB e senza quello di RadioPlayer!

Chiarimenti

Ma come è possibile? Abbiamo immediatamente richiesto un’intervista a Kock stesso e speriamo di poter chiarire questo e il punto precedente rapidamente.

Richieste a Google

Nell’ultima parte dell’intervento il relatore ha raccontato come, insoddisfatto dell’aspetto troppo basic delle app per il DAB contenute in Android Auto, il suo gruppo di lavoro si sia fatto parte attiva suggerendo (insieme a NAB) dei miglioramenti a Google stessa. “Parliamo delle funzioni avanzate quali gli slide show di DAB” – ha affermato –“una serie di miglioramenti che offrano all’utente l’esperienza completa possibile grazie a questa tecnologia“.

The Buggles, 2

“Android Automotive ucciderà la radio ? Se operiamo bene forse no“, ha concluso. Una cosa resta certa: per Kock e per MClure l’interlocutore delle radio è ormai Google (e probabilmente Apple) e non i grandi costruttori automobilistici. Parola di un dipendente Volkswagen.

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In collaborazione con: newslinet.com

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